Mi presento!
Sono Tina, la creatrice di Of threads and books. L'idea per le mie custodie per libri nasce dall'unione delle mie passioni, i libri e il fatto a mano.
Continua a leggere per saperne di più!
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Una storia di libri
I libri hanno fatto e fanno tutt'ora parte della mia vita
personale e lavorativa: lettrice onnivora, ho deciso di trasformarli nel mio lavoro dopo aver seguito una lezione di storia del libro e delle biblioteche durante il mio primo anno di università.Ho conseguito due lauree in biblioteconomia e archivistica e, nel frattempo, ho iniziato a lavorare come catalogatrice di libri antichi, rari e fuori commercio. Negli anni ho avuto la possibilità di sfogliare rare prime edizioni, splendidi libri in tiratura limitata acquerellati a mano, raccolte di incisioni e volumi con più di 500 anni alle spalle.
In passato, i libri non erano una cosa per tutti. Fino alla rivoluzione industriale (ma, in molti casi, anche dopo) un libro era un oggettodi lusso, da conservare con cura e tramandare di generazione in generazione.
Per questo motivo i libri nascevano senza la copertina e venivano dotati di un "cartonato d'attesa", che era una custodia senza titolo, realizzata in carta spessa. Successivamente, il libro veniva portato dal legatore, che lo metteva al sicuro rivestendolo con legno, pelle trattata, o stoffe preziose. -
Se vi è mai capitato di vedere dei libri molto antichi,
avrete notato come le pagine di un incunabolo (un libro della fine del 1400) siano spesso meglio conservate rispetto a quelle di un libro stampato a metà dell'Ottocento. Il motivo è semplice: col passare del tempo, i libri hanno iniziato ad essere prodotti in quantità sempre maggiore e con materiali più scadenti. La carta delle edizioni dell'Ottocento e del Novecento è molto più sottile, e la sua base acida fa sì che, quando esposta al sole, tenda a diventare scura e fragile.I libri che troviamo oggi in libreria sono il punto di arrivo di questo processo di impoverimento: vengono realizzati in una carta che ingiallisce molto in fretta, spesso assemblati con la colla, anziché cuciti, e le copertine - sopratutto per le edizioni economiche - sono estremamente fragili. Me ne sono accorta in prima persona quando, ormai diversi anni fa, ho iniziato a leggere e collezionare i libri in edizioni Economica Feltrinelli e Adelphi.
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Sono molto affezionata alla mia biblioteca. A prescindere dalla qualità del libro come oggetto, ai libri ci affezioniamo soprattutto per la storia che ci raccontano, e spesso diventano talismani, punti di
riferimento, ancore di carta per le storie che che ci hanno appassionato. Per questo motivo nella mia borsa c'è sempre spazio per un libro, ovunque io vada. -
Ma spesso, dopo una giornata nella mia borsa, la mia lettura in corso aveva sofferto: pagine piegate, copertina graffiata, pioggia. Amo i libri a prescindere dalle loro condizioni, ma ho iniziato a pensare a come potevo tenerli al sicuro e far sì che i segni del tempo fossero solo quelli che io avevo deciso di lasciare sulle pagine.
E così, dall'unione della mia esperienza di lettrice e
quella di catalogatrice, è nata l'idea dei portalibri. -
Complice la macchina da cucire
La soluzione naturale per me è stato quello di realizzarli su misura.
Ho sempre cucito, fin da quando ero piccola: prima a mano, poi con l'aiuto di una vecchia Singer a pedale e di una nonna molto paziente. Ho seguito alcuni corsi di cucito, prima e durante i miei anni di università, ma non mi sono mai appassionata alla realizzazione di abiti - ho sempre preferito concentrarmi su borse, shopper e astucci.
Perciò, stoffa e forbici alla mano, mi sono messa all'opera.
Il passo da una borsa a un portalibro è virtualmente breve, ma in pratica c'erano molte considerazioni che dovevo fare. La mia preoccupazione primaria era: come posso realizzare qualcosa che contenga libri di forme e spessori diversi, tenendoli comunque al sicuro?
Dopo diversi tentativi è nato il primo modello della collezione: una custodia in stoffa, regolabile, adatta a contenere sia le mie edizioni economiche che la maggior parte delle edizioni con la copertina rigida che troviamo in libreria.
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Il primo modello di portalibro che ho realizzato è ancora disponibile sia sul mio shop Etsy che su sullo shop.
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La nascita di Of threads and books
Contenta del mio risultato, ho deciso di replicare il modello e realizzare altri portalibri per risolvere la questione sempreverde dei regali di Natale. E da qui, tramite il passaparola, ho iniziato a ricevere i primi ordini, selezionato nuove stoffe e sviluppato modelli diversi.
Più o meno nello stesso periodo ho ripreso in mano il telaio da ricamo, altra attività che avevo appreso da piccola, e poi accantonato. Ci sono incappata quasi per caso, cercando online ispirazioni per nuovi modelli, ed è stata per me una rivelazione: ricamare mi aiutava a vuotare la mente dalle preoccupazioni, migliorava la mia manualità e mi dava molta soddisfazione.
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Dopo aver lavorato per un periodo con i design realizzati da altri, ho deciso di mettere a frutto un corso di illustrazione digitale fatto alcuni anni prima e realizzare da sola i miei modelli di ricamo.
E così, dall'unione dei miei portalibri e dalla mia nuova passione per il ricamo a mano, è nato Of threads and books: prima una pagina IG dove condividevo i work in progress, poi in un piccolo negozio Etsy nel quale mettevo a disposizione schemi di ricamo incentrati sulla lettura e una selezione dei miei portalibri, fino alla decisione di trasformare la mia passione in un lavoro a tempo pieno.